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Mentre quegli smidollati perditempo si fermano nuovamente a discutere per ore se liberare o meno Lady Grace Jamal si immerge nelle ombre e defilandosi dal gruppo si allontana tornando suo suoi passi fino a giungere a Waterdeep, reale o visione che sia.
Lentamente si guarda in torno alla ricerca dell elfo dai tratti demoniaci con lo strano cappello.
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Ti allontani, seguito solo per un momento dal freddo sguardo del Signore del Tempo. Poi la tenda è alle tue spalle, e ti ritrovi nei corridoi della Fortezza del Paradosso. I corridoi sembrano tutti uguali, e così le scalinate che si profilano al termine di esse. Non vi sono simboli, nè menchemeno indicazioni: non è lo Spazio, qui, ad essere importante.
"Come molte altre volte, la domanda non è Dove, ma Quando"
Dietro di te, il lich Cronomante ti ha seguito. Gli occhi sono fissi su di te, ma con un braccio accenna una direzione.
"E' pericoloso viaggiare per questi corridoi senza un'adeguata guida. E per amore di mia figlia e del titolo che mi tributa, cercherò di evitarti una sorte infausta. Se cerchi l'assassino, in quella direzione potremo ritrovare quella che fu la Città degli Splendori..."
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"E sia cronomante, guidami. Che non si dica che Jamal non sia intervenuto per aiutare colui a cui deve la vita ora che può quantomeno alleviare le sue sofferenze. Puoi tu portarmi da lui?"
Edited by Fts89 - 22/6/2015, 18:27
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"Seguimi, dunque"
In breve, ti ritrovi per la stessa via di Waterdeep. L'elfo è ancora lì, che soppesa le monete ricevute in dono dal cavaliere con espressione pensierosa, incerta. Quando ti vede avvicinarti, le mette via immediatamente. In mezzo alla folla sembra ancora più esile, e nei suoi occhi non c'è nulla della determinazione che aveva quando lo conobbi, anzi.
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"Non sono qui per quelle, tienile pure! Voglio solo parlare. Puoi concedermi un po del tuo tempo?"
Detto questo Jamal indica (se c'è) una taverna
"Seguimi, avrai fame"
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Il ragazzo rimane estremamente diffidente, glielo leggi negli occhi, ma probabilmente sei nel giusto, dat che ti segue senza dire nulla.
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Jamal si siede ad un tavolo ordinando stufato e birra. "Mangia a sazietà! Dimmi, quando parlavi con i miei due compagni, perché tutto Quell odio nella voce? Cosa è successo per renderti così pieno di rabbia?"
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Khoril ti guarda, ed è troppo affamato per rifiutare il dono. Ma risponde con un'altra domanda:
"E a te perchè interessa? Perchè ti interesso io?"
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"Vedi, tempo fa ero come te! pieno di rabbia con il mondo intero, solo, senza un amico, ridotto in catene, trattato come una bestia più che come una persona!uno schiavo! Solamente perche diverso!".
Jamal si scola una pinta di birra in un unico sorso, poi pulendosi le barba con dorso della mano continua
"Ma nonostante questo qualcuno mi ha aiutato, ha creduto in me e mi ha reso una persona migliore! Difficilmente potrò ripagare quanto egli mi ha offerto! Ma ora, forse, ho l'opportunità di ripagare in minima parte quel debito. Ecco perché ti chiedo questo. Ho letto la disperazione nei tuoi occhi"
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L'elfo mette da parte il piatto, bevendo un sorso di birra.
"Disperazione... sì, proprio così. Sono appena stato cacciato dall'accademia di magia con l'accusa di avere rubato! E a nessuno importava quello che dicevo, non mi credevano! Avevano bisogno di un colpevole... e questi occhi, questi denti... non li ho chiesti io, ma tutti mi odiano solo per questo! Come quell'idiota che ti seguiva, che mi ha accusato senza sapere nulla! Non mi resta nulla, ora... sono orfano, senza un soldo... siano maledetti gli dei e tutto questo mondo!"
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"Siamo sempre i capri espiatori noi, accusati per il nostro aspetto, per la nostra natura, per le nostre doti. È vero, sei solo, ma nella solitudine hai una cosa che molti bramano e inseguono. La libertà. È il bene più prezioso. Me lo ha insegnato il mio maestro. La libertà non ha prezzo! Egli ha rinunciato persino ai poteri di un dio pur di essere libero e sciolto dalle catene che lo stringevano. Ricordati Khoril Ultwan. Oro, donne, il potere sono cose incredibili.ma niente di tutto ciò vale come la facoltà di poter scegliere. Di poter essere liberi di intraprendere il proprio cammino. Tu ora lo sei. Sei libero. Forse la scuola di magia non era la scelta giusta per te"
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"Forse no... ma quale scelta rimane a quelli come noi?"
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"Per noi? La scelta migliore! Prenderci questo mondo che ci ha sputato addosso e voltato le spalle! Certo, non sarà facile, ma un giorno, te lo assicuro, Faerun avrà bisogno di te! E tu, nonostante tutto risponderai alla sua richiesta d'aiuto. Ti chiameranno malvagio e mostro per via del tuo aspetto! Ti daranno del codardo, per molto tempo sarai solo senza nessun amico. Ma alla fine tutti riconosceranno il tuo valore e la tua importanza in quesra ruota che gira. E sai perché? Perché lo farai per mantenere questo mondo, e la tua vita, un posto libero. Liberi di scegliere. Non per oro, non per fama ne gloria"
"Ecco cosa io ho scelto e cosa il mio maestro ha scelto"
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L'elfo annuisce un poco, riflettendo su quanto gli dici.
"Non c'è mai nulla di facile, vero? Ma posso farlo, sì... Mi hanno chiamato ladro? Bene, almeno che abbiano un motivo! Conosco una persona, giù al porto... forse ha qualche lavoro per me..."
A quelle parole, il Signore del Tempo ti si affianca.
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Jamal si alza e si allontana. "Buona fortuna khoril Ultwan. Ci rivedremo in futuro! E rammenta sempre, siamo padroni del nostro destino, nonostante le etichette e i pregiudizi sono le persone come me e come te che alla fine combattono, consapevolmente o no, per un mondo migliore"
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